ATTENZIONE ALLA RUGGINE GIALLA: Nuove razze molto virulente minacciano i nostri cereali
FLASH AVVERSITA: ATTENZIONE ALLA RUGGINE GIALLA

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 ATTENZIONE ALLA RUGGINE GIALLA

Nuove razze molto virulente minacciano i nostri cereali

 

Da qualche anno stiamo rilevando diffusi attacchi di Ruggine Gialla a causa di nuovi e virulenti ceppi del patogeno che colpiscono tenero, duro e triticale.

Anche in questa stagione, seppure generalmente siccitosa, abbiamo avuto modo di riscontrare forti epidemie in diversi areali italiani, con una generale maggior sensibilità del frumento duro rispetto al frumento tenero.

Scarica la scheda della malattia  in formato PDF

Al fine di allertare i produttori a monitorare i campi e dove necessario intervenire con fungicidi specifici, condividiamo un elenco di varietà, presenti nelle Prove Nazionali, che si sono rivelate particolarmente sensibili sia a Foggia che a Grosseto:

FRUMENTO TENERO:
ACA320, Almeria, Blasco

FRUMENTO DURO:
Core, Duilio, Saragolla, Secolo, Svevo, Tirex

Tra i FRUMENTI DURI più tardivi presenti solo a Grosseto:
Augusto, Diamante, Obelix e Ramirez

Alcuni dei frumenti sopra elencati non presentavano in passato particolare suscettibilità alla malattia, ma sono diventati sensibili a nuovi ceppi molto aggressivi che hanno una notevole capacità di aggirare le resistenze genetiche

RUGGINE GIALLA:
SCHEDA DELLA MALATTIA

Causata  da un’infezione di Puccinia striiformis, ha un ciclo molto rapido che ne determina la caratteristica «esplosività» delle infezioni. Le sue spore trasportate dal vento possono percorrere anche centinaia di chilometri  e si sviluppa già con temperature attorno ai 10°C. Queste caratteristiche la rendono molto pericolosa perché può attaccare le piante già in stadi precoci, infettare molto rapidamente la coltura e diffondersi su ampi territori in breve tempo. A questo si aggiunga che una volta installata è molto difficile da eradicare.

 

NUOVI CEPPI MOLTO AGGRESSIVI: negli ultimi anni i sono andati diffondendo in Europa ceppi di ruggine gialla particolarmente virulenti che hanno interessato massicciamente anche il frumento duro. Queste nuove razze, tra cui quelle di tipo Warrior, sono estremamente polifaghe (aggrediscono tenero, duro, triticale e anche orzo), sopportano meglio delle razze «tradizionali» temperature più alte e i raggi UV, ed hanno una grande capacità di aggirare le resistenze genetiche varietali.

 

SINTOMI: il tessuto si decolora e compaiono piccole pustole di colore giallo-arancio, disposte in file parallele alle nervature. Toccandole restano sulle dita le spore che hanno l’aspetto di polvere gialla. Quando gli attacchi sono forti e si protraggono anche durante la spigatura, è possibile trovare le pustole anche all’interno delle glume.

 

DANNI: la ridotta capacità fotosintetica e, in seguito, le perdite per evapotraspirazione (le pustole sono veri e proprio “buchi” nel tessuto delle foglie) riducono sia le produzioni, sia la qualità merceologica (peso specifico inferiore e semi striminziti)

 

DIFESA:  la tolleranza varietale è in generale la migliore arma di difesa contro il patogeno, che è però in continua evoluzione, quindi cultivar che in passato erano resistenti possono comunque essere attaccate. È pertanto buona pratica, tenere monitorata la coltura. Se necessario intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime pustole con principi attivi specifici (Tabella pag. successiva). Pochi prodotti hanno una discreta efficacia “curativa” in caso di applicazioni quando l’infezione è già molto diffusa.

 

EPOCA DEL TRATTAMENTO: in caso di annate con inverni miti è possibile trovare, nelle zone più calde del Sud Italia, importanti infezioni già nel mese di Marzo. Fondamentale prestare molta attenzione alla coltura, infatti come già evidenziato, una volta che il fungo si è insediato è quasi impossibile eradicarlo totalmente.

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