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La difesa dagli Insetti

La difesa dagli Insetti

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Andamenti climatici sempre più anomali e una generale riduzione dell’uso di insetticidi seguita all’adesione a disciplinari di produzione hanno causato negli ultimi anni una recrudescenza degli attacchi di insetti dannosi. Anche specie poco comuni sul nostro territorio fanno rilevare presenze sempre maggiori.

  • AFIDI (Sitobion, Rhopalosiphum)
    Veicolano il virus del nanismo giallo dell’orzo su orzo e frumento; in primavera infestano foglie e spighe nutrendosi di linfa e provocano la riduzione della dimensione e del numero delle
    cariossidi (produzioni ridotte di anche 20-30 ql/ha).
    Morfologia: gli adulti sono di colore giallo, verde, rosa o bruno.
    Condizioni di rischio: autunno mite, semina precoce, presenza di residui di cereali della coltura precedente.
    Soglia di intervento: 2 esemplari/pianta sul 50% delle piante.
    Lotta: scelta di varietà resistenti alla virosi (Atenon, Cometa); uso di insetticidi con azione sistemica e per contatto. Difficile da programmare in autunno, in primavera anche abbinato ai trattamenti fungicidi.

  • CICADELLE (Psammotettix alenus)
    Veicola il virus del nanismo del frumento.
    Morfologia: gli adulti hanno una dimensione di 4-5mm, sono alati. Di colore brunobeige.
    Condizioni di rischio: autunno mite e secco, semina precoce, presenza di residui di cereali della coltura precedente.
    Lotta: uso di insetticidi con azione sistemica e per contatto. Difficile da programmare in autunno.
  • LEMA (Oulema melanopa)
    Larve e adulti si nutrono di foglie fra le nervature, formando rosure longitudinali.
    Morfologia: gli adulti hanno il capo rosso ed il corpo blu-verde metallico; le larve sono di colore giallo, ricoperte dai propri escrementi.
    Condizioni di rischio: entrambe le forme sono normalmente presenti a partire dal mese di marzo.
    Soglia di intervento: 2 esemplari/pianta
    Lotta: uso di insetticidi con azione sistemica e per contatto, in funzione della comparsa, anche abbinato ai trattamenti fungicidi.
  • CIMICI (Aelia rostrata, Eurygaster Maura)
    Gli adulti, per nutrirsi, pungono culmo, foglie e spighe causando riduzione di produzione in caso di attacchi precoci e danni a livello qualitativo nei casi di attacchi tardivi. La saliva iniettata dagli insetti nelle cariossidi è infatti ricca di enzimi proteolitici che impediscono la formazione del glutine per cui gli impasti risultano collosi ed il pane di pessima qualità. Le cariossidi danneggiate presentano un alone decolorato (tipo bianconatura) attorno al punto di penetrazione dello stiletto. Il decadimento qualitativo inizia quando il 3-5% delle cariossidi
    presentano il problema.
    Morfologia: gli adulti del genere Aelia hanno il corpo allungato (ca. 10mm), capo triangolare e caratteristico rostro; gli adulti del genere Eurygaster sono caratterizzati da una colorazione bruno grigiastra, con due piccole macchie dentiformi di colore chiaro sul dorso.
    Soglia di intervento: 3-4 esemplari/m²
    Lotta: uso di insetticidi con azione per contatto dopo la maturazione lattea della granella.
  • CECIDOMIA (Sitodiplosis mosellana)
    Le larve di questi moscerini si cibano degli organi fiorali creando una forma di sterilità che è facilmente individuabile nella fase di riempimento delle cariossidi oppure ostacolano la formazione del granello causando malformazioni del seme ed una conseguente riduzione del peso; la granella attaccata da questo insetto si comporta come quella pregerminata (degradazione dell’amido), con conseguente peggioramento della qualità panificatoria della farina (indice Hagberg).
    Morfologia: l’adulto di S.mosellana ha dimensioni di 2-3mm, con zampe molto allungate. Le femmine hanno colore arancione e le larve hanno il medesimo colore degli adulti e sono praticamente immobili.
    Condizioni di rischio: le femmine depongono dalla fine della emissione della spiga fino alla fine della fioritura. Si osservano in modo particolare quando le condizioni climatiche sono piovose e in assenza di vento. Il rischio è elevato per il grano che si trova tra le fasi di spigatura e fine fioritura, in condizioni di pioggia continua per almeno 2 giorni.
    Soglia di intervento: quando si manifestano condizioni favorevoli, intervenire ad ogni nuovo volo.
    Lotta: uso di insetticidi con azione sistemica e per contatto. Normalmente abbinato con il trattamento fungicida per la difesa della spiga.
  • ZABRO GOBBO (Zabrus tenebroides)
    La forma larvale divora i giovani germogli di frumento. È attiva dall’autunno fino alla primavera. L’attacco è spesso localizzato nelle zone di bordo del campo e prosegue nella direzione di semina. Il sintomo è caratteristico perché nel punto in cui penetrano nella pianta si forma un anello. I danni più seri si verificano sul grano duro.
    Morfologia: l’adulto è un coleottero bruno lungo 1,5 mm. Le larve sono lunghe 30-35 mm e, al loro completo sviluppo, hanno testa, zampe e torace bruni e la zona addominale biancastra.
    Condizioni di rischio: rotazioni intensive o con loiessa ed annate asciutte ne favoriscono gli attacchi.
    Soglia di intervento: quando si manifestano condizioni favorevoli, intervenire ad ogni nuovo volo.
    Lotta: uso di insetticidi chimici all’emergenza della coltura (meglio sistemici).
  • MOSCA GIALLA (Opomyza florum)
    Le larve neonate appaiono tra febbraio e marzo, penetrano nel culmo in formazione dall’alto senza creare perforazioni (che sono invece caratteristiche delle mosca grigia) scavando una galleria nel germoglio principale; la mina è con andamento a spirale, discendente; il germoglio attaccato ingiallisce e muore, mentre nel complesso la pianta tende a rispondere all’attacco con l’emissione di germogli laterali, nella fase dell’accestimento.
    Morfologia: gli adulti sono esili e allungati, lunghi 2-5 mm, di colore giallo-bruno. Le ali sono chiare con una macchia cromatica in corrispondenza dell’apice. La larva di colore bianco è lunga da 1 a 8 mm.
    Condizioni di rischio: semine precoci di varietà alternative ed autunni caldi sono un fattore di rischio.
    Lotta: alla soglia di 2 individui a mq, trattare con insetticida di tipo sistemico.

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